I vini delle sabbie: radici storiche e traguardi moderni

I vigneti del Bosco Eliceo custodiscono una storia millenaria che affonda le sue radici nel passato etrusco di Spina. La viticoltura ferrarese ha prosperato grazie all'influenza dei frati Benedettini di Pomposa e all'arrivo dei duchi d'Este, che, tramite il leggendario matrimonio di Renata di Francia con Ercole II, hanno portato in dote un vitigno unico, l'uva d'oro, adattandosi magistralmente alle dune sabbiose del Delta del Po.

Nonostante le vicissitudini storiche, i bassi vigneti crescono resilienti sui dossi sabbiosi, mantenendosi immune alla filossera. Questo territorio, ricco di lecci e avvolto dall'aria impregnata di salmastro, dona ai vini delle sabbie la rara caratteristica di essere ottenuti da viti "franco di piede".

Oggi, la tradizione vitivinicola del Bosco Eliceo conosce una rinascita, sostenuta da studi approfonditi, ricerche e la creazione del Consorzio per la tutela dei vini DOC del Bosco Eliceo nel 1991, che unisce gli sforzi di tutta la filiera per garantire l'eccellenza dei prodotti.

Il carattere unico dei vini del Bosco Eliceo

L'ambiente umido e l'impregnazione di salmastro nell'aria e nel terreno conferiscono un carattere distintivo ai vini del Bosco Eliceo. I vini delle sabbie, nati su terreni privilegiati e frutto di tradizioni tramandate, sono il perfetto compagno delle cucine popolari e rurali, caratterizzate da piatti poveri e semplici.

Questo connubio tra ambiente e storia si riflette nei vini, rendendoli un autentico patrimonio della viticoltura ferrarese. La modernità si manifesta attraverso il riconoscimento della Denominazione d'Origine Controllata nel 1989 e l'operato del Consorzio, che, con il suo marchio, custodisce gli elementi distintivi di questa terra, garantendo la qualità superiore del prodotto finito e portando avanti la ricca eredità vinicola del Bosco Eliceo nel panorama enologico contemporaneo.